" MA IO FACCIO IL TIFO PER LA CORDATA ROMANA "...

E cari amici sportivi amaranto, ancora non si sa se il vicepresidente del Livorno, l' ing Marco Arturo Romano sia veramente intenzionato a sbosare i 5-6 milioni per l' acquisizione del Livorno o meno. In ogni caso chi scrive e' per un deciso cambio al vertice del Livorno Calcio, perche' diciamocela tutta, la famiglia Spinelli e soprattutto Roberto, il figlio del presidente amaranto, non ne vuole piu' sapere di mantenere questa che considera una autentica palla al piede per il suo gruppo della logistica. E sarebbe auspicabile che questo tira e molla finisse presto perche' ci sono importanti scadenze finanziarie e soprattutto sportive, vedasi iscrizione ed allestimento dell' organico , con la squadra che deve essere massicciamente rinforzata se non si vuole tornare immediatamente in serie C, perche' il campionato cadetto non fa sconti a nessuno. Ed allora auguriamoci che il vicepresidente Romano, o meglio la cordata romana che sicuramente c' e' dietro, si affretti a rilevare il Livorno cosa che comportera' quasi certamente l' esonero di mister Sottil, con l' arrivo probabile di mister Giannicchedda, nome di fiducia per questi imprenditori romani. Insomma meglio il passaggio del Livorno sotto l' egida di questa cordata romana, piuttosto che continuare a vivacchiare se non peggio con l' attuale dirigenza genovese, che nonostante i proclami si Paoligno e Diamanti, ovviamente non comprera' nessun rinforzo affidandosi come sempre  a prestiti di vecchi giocatori  a fine carriera piu' le solite pseudopromesse dalla Samp e dal Toro. E con un  Livorno sotto uno staff dirigenziale targato Roma e' indubbio che arriveranno ottimi giocatori, specie quelli di cui e' proprietario il vulcanico patron della Lazio Claudio Lotito, ed inoltre il Livorno sara' visto con maggiore occhio di riguardo da parte del " Palazzo " dato che sempre il vulcanico patron laziale ne e' uno dei suoi massimi esponenti. Un Livorno " alla romana " dove la gestione della societa' e' improntanta alla managerialita', con l' azzeramento dello staff tecnico dirigenziale, per far posto ad uomini e tecnici giusti al posto giusto, senza sentimentalismi di sorta, senza uomini immagine perche' purtroppo nel calcio non si vive di ricordi, ma si va avanti con investimenti lungimiranti e programmi ambiziosi.
DANILO

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