VIOLENZA NEL CALCIO ITALIANO : CI VORREBBE MARGARETH TEACHER...

Ha perfettamente ragione il presidente del Coni , Malago' che auspica provvedimenti simili a quelli che a meta' degli anni 80 " del secolo scorso, preve il lungimirante premier inglese Margareth Teacher che stronco' in Inghilterra la violenza dei famigerati Hooligans con provvedimenti che ricordiamo come processi per direttissima ai responsabili delle violenze, che in Gb ovviamente non venivano subito rilasciati dalla Magistratura, ma marcivano nelle galere di sua maesta'..... Provvedimenti durissimi adottati dalla Lady di Ferro, contro le societa' di calcio che non adeguavano i loro stadi alle misure di sicurezza volute dal governo britannico. Divieti di seguire le proprie squadre in trasferta . Una stretta sui violenti e sulla violenza nel calcio inglese che ebbe pieno successo oltre che l' ammirazione degli altri paesi del mondo. In Italia invece e' possibile entrare in uno stadio praticamente con bombe carta molto simili ad ordigni bellici, come accaduto a Torino nella maledetta giornata di ieri. Negli stadi italiani e' possibile entrare negli stadi con qualsiasi oggetto od arma atta a offendere nonostante le belle ed inutile parole del ministro Alfano, di cui dovrebbero essere a gran voce chieste le immediate dimissioni. Stesso discorso per i tifosi che sono lasciati entrare con striscioni razzisti e violenti, in una totale assenza di controlli. In Italia come si capisce bene da questi gravi accadimenti il problema della violenza degli stadi ha causa prima di tutto nei  controlli blandi ed ormai antiquati compiuti dalle forze dell' ordine sempre meno come effettivi e sempre piu' disorganizzate e demotivate per i tagli sistematici alla sicurezza effettuati dal fallimentare governo Renzi Alfano. In secondo luogo, manca la certezza della pena, perche' i daspo sono perfettamente inutili, quando servirebbero invece decine di anni di galera per i responsabili di atti violenti gravissimi come quelli di ieri a Torino. Ed occorrerebbe punire le stesse societa' di calcio che non organizzano sistemi di controllo e filtraggio negli stadi perche' e' impensabile che le forze di polizia siano impiegate in modo massiccio per la sicurezza in questi luoghi. Purtroppo siamo in Italia, stato ormai fallito, ed e' pura UTOPIA  che vengano adottati provvedimenti che a suo tempo preso il governo di Margareth Teacher contro i violenti negli stadi. In Italia solo un  diluvio di parole e promesse da  parte del premier Renzi e del ministro Alfano che con vanesia retorica tentano invano di mascherare la propria manifesta incapacita' di assicurare ordine e sicurezza nel paese, negli stadi, fino ovviamente ai confini nazionali.
NELLO BALISTRACCI

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