ED E' UN CLIMA DA " AUTENTICA DISFATTURA " PER I TIFOSI AMARANTO ( QUELLI VERI )

Ed anche la stampa , almeno quella sempre piu' avveduta e corretta a Livorno come la redazione della Nazione, vedasi l' articolo di oggi di Igor Vanni, si rende conto che praticamente il Livorno non ha societa', completamente assente, evanescente. La sessione del calcio mercato di Gennaio si e' conclusa con soli tre acquisti, nomi che certo non faranno riportare l' entusiasmo nel vecchio rudere del catino dell' Ardenza, perche' questi Benassi, Galli e Calil non sono certo fenomeni, ma sono giocatori presi per poche migliaia di euro. L' obiettivo era ben altro anzi gli obiettivi come i forti centrocampisti Bruccini della Lucchese e Di Quinzio, o Palumbo della Ternana, ma per avere i piu' forti giocatori, quelli capaci di farti vincere un campionato occorre fare una sola cosa : aprire e molto largamente il proprio portafoglio presidenziale, cosa che evidentemente a Genova non e' contemplata. E come rileva giustamente Igor Vanni, questi sono i segnali inequivocabili che la societa' da tempo ha praticamente abbandonato il Livorno al suo destino, non programmando niente, insomma si naviga a vista. E logico che con questo clima i tifosi si rassegnino in preda allo sconforto e con tanta amarezza. Non si riesce pertanto a capire come il dirigente della societa' amaranto Igor Protti manifesti tanto ottimismo sul futuro del Livorno, della societa', sul suo campionato, con una rosa giocatori veramente ristretta e non capace di garantire il famoso salto di categoria. Ora il Livorno e' atteso dalla difficile trasferta di Lucca, contro la Pantera rossonera al Porta Elisa, che nonostante la quasi banca rotta e' riuscita a rinforzarsi, per la serie tutti comprano meno che il Livorno ....
Ed allora cari amici sportivi amaranto, quando deve partire una grande e civile contestazione contro questa dirigenza, contro il sindaco con le sue vane promesse su Cittadella dello Sport e stadio, contro i tifosi filogialloni e stampa amica del giallone che sono la vera rovina di Livorno....
DANILO NESTI

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