E cari amici sportivi amaranto si sta avvicinando il Super Clasico, il derbyssimo Pisa Livorno che diciamocela tutta a Livorno non e' piu' sentito perche' e' una vita che non incontriamo piu' i cugini pizesi, ( meglio le cugine pero'....) , mentre da parte neroazzurro il derby e' sentito eccome perche' rappresenta la partita della vita, rappresenta la classica valvola di sfogo di decenni di autentiche frustrazioni e tragedie sportive, vedasi fallimenti con certi imprenditori faccendieri umbri romani....Per questo il Livorno di mister Sottil si trovera' in uno stadio infuocato, pieno di rabbia repressa da parte dei nostri " cugini di campagna " che sperano di accorciare le distanze dagli amaranto e riaprire il campionato. Ed allora il Livorno deve stare molto coperto, assumere un atteggiamento attendista e giocare la partita come sa fare, non facendosi prendere dalla foga e dallo spirito del derby ma giocando la partita come se fosse una delle tante. Ed allora , cari amici sportivi amaranto, il Livorno deve puntare dritto dritto al pareggio, cosa che consentirebbe di mantenere inalterate le distanze dai neroazzurri sfruttando se possibile il contropiede per eventualmente colpire di rimessa. E tornando al clima incandenscente del derby, va rimarcato ancora una volta l' atteggiamento irresponsabile della stampa labronica che continua con i suoi titoloni " la B e' nostra " , con tutti i vari peana a Sciu Aldo e figlio, al socio Pecini, ad Igor Protti, peana , autocelebrazioni come se il Livorno avesse gia' vinto il campionato ed invece non siamo nemmeno ad un terzo.... Mentre la stampa pizese, invece aizza la piazza, vedasi i soliti borzi borzi e rochi telegiornalisti. A proposito ricordiamo che nel famoso derby del 17 febbraio 2002 , quattro giornalisti livornesi furono selvaggiamente aggrediti ed offesi da facinorosi, un' aggressione che purtroppo fino ad oggi e' rimasta impunita, un fatto vergognoso che dovrebbe far riflettere taluni pennivendoli livornesi che esaltano i presunti gemellaggi fra le due tifoserie .
FRANCO
FRANCO
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