SI PROSPETTA UN TRAVAGLIATO CAMPIONATO DI SERIE B PER IL LIVORNO...

E non si comincia affatto bene dopo la promozione in serie B del Livorno, perche' se avete letto oggi l' intervista del presidente Aldo Spinelli al Tirreno, si comprende benissimo che nel prossimo campionato di serie B , si continuera' a  gestire la societa' amaranto sempre con questi metodi paternalistici , che andavano bene 50 anni fa e non certo oggi in questo calcio manageriale e moderno che parla solo in termini di fatturati, impianti sportivi e rendite del marketing. Dalle parole del patron amaranto si capisce benissimo che i migliori giocatori gia' da ora sono in vendita al migliore offerente, da Gasbarro, a Gonnelli, a Morelli, a Maiorino, e la squadra sara' fatta ricorrendo come al solito ai prestiti ed agli svincolati. Per questo c' e' da temere un campionato di serie B molto sofferto da parte del Livorno che potrebbe fare mesto ritorno in serie C dopo nemmeno un anno di permanenza nella serie cadetta. Ed allora bisogna essere chiari, soprattutto la tifoseria amaranto che deve pretendere da questa dirigenza genovese il massimo impegno per il Livorno, organizzando al meglio la societa' ed investendo su prima squadra e strutture sportive. Se non c' e' questa volonta' da parte della famiglia Spinelli , allora e' bene che si ceda il Livorno calcio a facoltosi imprenditori o gruppi capaci di riportare la gloriosa Unione Sportiva Livorno nel massimo palcoscenico calcistico tanto ambito dagli sportivi amaranto , ovvero la serie A. E non sono piaciute nemmeno le dichiarazioni del vicepresidente del Livorno calcio, Arturo Romano, che ha ringraziato tutti i dirigenti e tecnici amaranto per la promozione in serie B, meno che il direttore generale Nicola Pecini che pure aveva contribuito in maniera determinante ad allestire l' equipo amaranto in estate. Una brutta caduta di stile da parte del vicepresidente Romano, di cui pero' non si riesce a capire l' esatto ruolo all' interno del Livorno calcio...
DANILO

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