E quando le cose vanno male si torna a parlare di Pisorno...

E questi filogialloni, questi descamisados, questi buzzi di fori ed infradito d' ordinanza, quando le cose per il Livorno vanno male, guarda caso tornano a parlare di fusione tra Pisa e Livorno, ricordando le proposte che a suo tempo faceva Romeo Anconetani, dimenticando che il presidentissimo del Pisa, inizio' a formulare questa proposta quando anche per lui le cose si mettevano male finanziariamente. Ma l' esperienza dovrebbe insegnare ampiamente che nello sport come nella politica le fusioni si sono rivelate un fallimento ed allora perdurando l' attuale situazione di crisi della societa' amaranto, meglio porre termine a questo calvario di campionato, contestando la dirigenza genovese ed ovviamente disertando lo stadio, per far capire che i tifosi amaranto sono stufi di questo immobilismo da parte della societa' e del comune di Livorno che non fanno assolutamente niente per rilanciare il calcio a Livorno con programmi seri ed ambiziosi e con interventi di riqualificazione urgenti per il rudere dell' Ardenza. Non si vuole piu' il calcio professionistico a Livorno? Bene , cari signori, fatecelo sapere, ed allora e' meglio per la citta' di Livorno,e' meglio per tutti gli sportivi amaranto, essere chiari e far ripartire il calcio a Livorno dalla dimensione consona a questa citta' in crisi profonda in tutti i settori , dal lavoro, al turismo fino ovviamente allo sport. Ripartire da capo, ripartire dai campionati dilettanti, ripartire dall' Eccellenza Toscana Girone A, magari proprio con la Pro Livorno , cercando di far ripartire il calcio a Livorno da piu' solide basi, senza tanti proclami, vecchie glorie con tutti i soliti amarcord tipo la vittoria di Treviso e le bandane a San Siro contro il Milan di Sirvio...
DANILO

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