LIVORNO : SIAMO ALLE FARSE FINALI

E dopo la disastrosa prova dell' equipo amaranto, ieri all' Ardenza contro il Pescara, il presidente del Livorno ha cacciato il diesse amaranto Elio Signorelli ed il direttore generale Massimo Milli. Al primo viene addebitata la disastrosa campagna acquisti estiva, che ha portato giocatori lungodegenti, reduci da importanti infortuni oppure fuori dai terreni di gioco da almeno un anno e mezzo e quindi molto appesantiti. Al secondo invece viene imputata l' incapacita' di tenere unito l' ambiente, raccordandosi con la dirigenza a Genova. Altre grosse colpe di questi dirigenti, ora giubilati, l' incapacita' di trovare terreni per gli allenamenti, consoni ad una squadra di serie B, con il campo Coni di Tirrenia, causa di molti infortuni tra i giocatori amaranto. Ma la mossa del patron del Livorno, e' tardiva e suona come " beffa finale " per questa stagione calcistica assolutamente disastrosa. Signorelli e Milli, non hanno colpe , hanno eseguito solamente " gli ordini " , provenienti da Genova, i soliti " ordini " che imponevano di gestire il calciomercato, a zero euri, ovvero investimenti zero con i soliti giocatori rotti o fuori condizione in arrivo.  E  di questo andazzo si e' convinto pure il quotidiano Il Tirreno, che parla dei soliti " signorsì ", che francamente a Livorno hanno fatto il loro tempo. Insomma siamo alle farse finali, siamo agli esoneri non dei veri responsabili del disastro amaranto, ma semplicemente dei " soliti signorsì " che hanno semplicemente obbedito alle direttive che provenivano da Genova. Non resta che fare una cosa per gli sportivi labronici : sostenere la Pro Livorno, nella sua rincorsa alla serie D, e tutti al " Masini " di Santa Croce, il prossimo 5 gennaio, con i biancoverdi labronici opposti alla Cuoio, uno scontro che potrebbe regalare gia' mezza promozione in serie D, per lo Sporting Lisboa in salsa livornese. Sì, ripartire dalla serie D, all' insegna dell' umilta' e della dignita'...
DANILO

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