E cari amici sportivi amaranto, inutile nasconderci le cose per come stanno nella loro gravita'. Questo Livorno, in mano a soggetti impresentabili per non dire peggio, e' destinato non solamente a disputare un ennesimo campionato " calvario " , ancora peggiore del precedente, ma a breve, sicuramente partiranno le penalizzazioni da parte della Federazione, perche' le scadenze finanziarie si avvicinano, su tutte il pagamento degli ingaggi e stipendi, e questi soggetti ovviamente non sono in grado di assicurare almeno 2,5-3 milioni di euro, per la gestione finanziaria di un campionato di serie C. Vi e' poi da vedere l' intricato e sospetto intreccio societario tra Carpi e Livorno, perche' i regolamenti parlano chiaro, in serie C, non si possono detenere due societa', situazione anch' essa passibile d' indagine da parte degli organi federali, per cui oltre alle penalizzazioni, questo Livorno potrebbe fare la fine del Cuneo, del Pro Piacenza, del Modena, squadre radiate dal campionato di serie C, per reiterate inottemperanze alle scadenze finanziarie.
Fine ingloriosa in avvicinamento per la vecchia Unione Sportiva Livorno, usata per spericolate manovre di finanza speculativa, il tutto nella piu' completa indifferenza delle istituzioni e della Curva Nord.
E così alla fine, di societa' calcistiche a Livorno, ne resteranno solo due : la gloriosa Pro Livorno che si appresta a disputare un entusiasmamente campionato di serie D e l' Armando Picchi, fresco di promozione in Eccellenza, anch' esso torneo entusiasmante , con scontri al fulmicotone con Piombino, Poggibonsi Ponsacco, Frates Perignano, Fucecchio, tanto per citare qualcuna di queste autentiche corazzate. Sportivi labronici che quindi devono sostenere in massa queste due gloriose ed ambiziose societa' labroniche, le uniche dove si possano riporre le speranze per una rinascita del calcio a Livorno, un calcio genuino, sano, un calcio lontano da loschi personaggi e filibustieri...
FRANCO
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