Comunque vada a Genova sono finiti in " cul de sac..."

 E si avvicina la data del 9 luglio, ennesima scadenza per effettuare il tanto annunciato aumento di capitale del Livorno calcio, cosa assolutamente necessaria per concludere finanziariamente la precedente fallimentare stagione calcistica ed iniziare quella nuova, con l' iscrizione alla serie D, fidejussioni varie, allestire la squadra ed iscriverla alla serie D. Ma comunque vadano le cose, la dirigenza amaranto, e' praticamente incartata, perche' si possono fare tutti i cambiamenti societari possibili, ma rimangono i debiti della societa', circa 3,5 milioni di euro ( qualche altra indiscrezione parla addirittura di 6....) , debiti che devono essere saldati dagli attuali dirigenti del Livorno, considerati espressione giuridica della precedente presidenza genovese. Per l' aumento di capitale occorrono almeno 1,5 milioni di euro, poi tra iscrizione della squadra al campionato di serie D, occorre almeno un altro milione di euro, senza considerare gli stipendi arretrati da pagare ai giocatori e relativi allo scorso campionato... Non diciamo una esagerazione, affermando che occorrono almeno 3 milioni di euro cash e non i soliti discorsi. E non e' nemmeno ipotizzabile che a rilevare il Livorno sia la solita figura di comodo, perche' saremmo punto e daccapo, con questa pesantissima situazione finanziaria, aggravata dagli oltre 200.000 di affitti non pagati per la concessione dello stadio. Livorno calcio che potrebbe continuare solo con l' arrivo del famoso magnate fesso, disposto ad accollarsi debiti la cui entita' e' sconosciuta, vedasi le continue citazioni , l' ultima dell' ex addetto stampa amaranto, che dopo il licenziamento vuole 500.000 euro di stipendio arretrato, insomma chi e' quell' imprenditore tanto fesso a gettarsi a capofitto in questo autentico " pozzo di San Patrizio ? "

NELLO


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