La cruda ed amara ma realistica considerazione di Nello : " si doveva restare fermi un anno pur di evitare queste figure rediole..."

 E diciamocela tutta, era meglio non far ripartire il calcio labronico da questo esperimento ( fallito ) dell' Us Livorno. Fallito per tanti motivi, il primo e' che ora la promozione in serie D e' sempre piu' un miraggio, tra squalifiche pesanti, giocatori fuori condizione e molti altri fuori assolutamente di testa, e che dovevano anzitempo appendere le scarpe al chiodo, per evitare le sceneggiate viste ieri all' Ardenza. Poi c' e' da dire che l' Us Livorno, non rappresenta certo tutta la citta', ma solo espressione del club Magnozzi e di alcune frange  politicizzati di tifosi. Inoltre questa Us Livorno e' stato un tentativo ( fallito ) di creare una claque elettorale da parte del sindaco Salvetti, che sperava con il ritorno di vecchie glorie sia come dirigenti che come calciatori, di trovare consensi ed organizzare la sua prossima campagna elettorale, ma ora alla luce di questo disastro sportivo e soprattutto economico per la dirigenza amaranto, e' lecito dubitare dell' impegno del patron Toccafondi, che siamo sicuri in caso di mancata promozione dell' Us Livorno se ne tornera' a Prato. A proposito, e' stato a dir poco " assordante " il suo silenzio ieri pomeriggio nel disastroso dopopartita di Us Livorno - Figline, segno di sicura lontananza da questa societa'. Resta la speranza del Bandecchi, vulcanico patron della Ternana e principale sponsor del Livorno, ma senza risultati concreti e soprattutto senza certezza di realizzare strutture sportive adeguate anche il Bandecchi mollera' questo baraccone salvettiano, e se ne restera' a Terni in serie B e pure con lo stadio nuovo. Ed allora dopo il disastro dell' As Livorno spinelliana dello scorso campionato, era meglio non ripartire subito con il calcio amaranto, e magari sostenere la Pro Livorno, non attuando quella scellerata fusione con l' Us Livorno , cosa che ha determinato un caos societario all' interno del sodalizio biancoverde e che ha comportato la conseguente retrocessione senza combattere. E si poteva ripartire pure dall' Armando Picchi, societa' piccola, ma ben diretta e con impianti sportivi propri, per costruire un nuovo progetto calcistico su basi piu' solide, perche' ricordiamocelo con i soliti " prenditori di foravia " si fa pochissima strada e oltre vent' anni di sciagurata gestione genovese, dovevano insegnare qualcosa a questi tifosi amaranto, molti di loro ancora filogialloni....

NELLO


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