Calcio labronico alla frutta...

 Ed e' veramente sconfortante il quadro complessivo del calcio a Livorno. L' Us Livorno travolta sulle pendice dell' Amiata dalla capolista Pianese, ha dimostrato tutta la sua inconsistenza tecnica e soprattutto agonistica, ed inoltre si registrano infortuni a ripetizione, indice di una preparazione atletica sicuramente non all' altezza ( a proposito perche' e' stato mandato via un valido preparatore atletico ? ). Infortuni a raffica dovuti anche e soprattutto alla mancanza di adeguati impianti sportivi per gli allenamenti, con la prima squadra costretta ad allenarsi dove capita, spesso su durissimi terreni sintetici, con grave rischio per le articolazioni dei calciatori ed allora una societa' " seria ", prima di voler rilevare il Livorno, doveva iniziare con il reperimento delle necessarie infrastrutture sportive, altrimenti e' inutile parlare di calcio professionistico a Livorno.... Inoltre l' Us Livorno e' stata mal assemblata e qui sono evidenti gli errori madornali commessi dalla dirigenza, per cui sarebbe necessario non solo il passo indietro dell' allenatore, ma anche del diesse e di tutte le altre figure tecniche della societa' amaranto, perche' il loro fallimento e' palese. Ma ora, con gli amaranto distanziati di ben 9 punti dalla vetta, e' inutile sperare anche nei rinforzi del calcio mercato di gennaio, il campionato e' andato, ed allora il presidente Toccafondi dovrebbe fare due cose : la prima dire se e' veramente intenzionato a rilanciare a livelli professionistici il calcio a Livorno, dotandolo di strutture necessarie come stadio e centro sportivo, secondo fare un completo repulisti a livello societario, allontanando come detto, tutti i responsabili a livello tecnico della squadra, non facendo sconti a nessuno, vedasi allontanare i soliti " amici degli amici ", sostituendoli con persone veramente esperte e competenti, che abbiano solo la  voglia di far bene, e non quella di fare le solite cene e ribotte con i soliti club organizzati... Calcio amaranto purtroppo in caduta libera anche in Eccellenza Toscana, dove stanno naufragando la Pro Livorno e l' Armando Picchi . Pro Livorno alle prese con una grossa crisi societaria dopo l' addio dell' ex Ad e sponsor della squadra, Cavalli, con una dirigenza che sta evidentemente ricredendosi sulla fallimentare fusione con l' Us Livorno. Ed una dirigenza biancoverde che purtroppo deve ammettere il proprio fallimento, perche' nonostante siano arrivati giocatori top player per la categoria, come Chianese e Falchini, gioco, impegno, rabbia e motivazioni latitano con i risultati disastrosi conseguenti.

Ed allora anche in questo caso, chi di dovere ha il dovere di fare un generale repulisti a partire dagli incarici tecnici e per finire alla prima squadra, dove chi non se le sente di sputare bava alla bocca, deve essere gentilmente accompagnato via dal Magnozzi. Quanto alla disastrosa situazione dell' Armando Picchi, purtroppo fanalino di coda, anche qui le colpe sono della dirigenza, che evidtentemente a corto di risorse finanziarie ha allestito una compagine giovane ed inesperta per    questo durissimo campionato, e le speranze di salvezza sono veramente inesistenti. In definitiva calcio a Livorno veramente ridotto in macerie, perche' e' l' immagine stessa di questa citta', in crisi economica e senza prospettive di rilancio. E senza grossi investimenti e programmi ambiziosi, il calcio a Livorno e' destinato a rimanre a livello di cacciucco e ribotte con tanto d' inutili tagli di nastro tanto amati dal primo cittadino....

FRANCO





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