Lettera Aperta al " vero padrone del Livorno ", ovvero Stefano Bandecchi

 E chi scrive intende rivolgersi senza tanti giri di parole e convenevoli al " vero padrone del Livorno ", ovvero l' imprenditore romano ma di origini labroniche Stefano Bandecchi, " vero padrone " perche' e' quello che caccia effettivamente gli euri tramite la ricca sponsorizzazione con l' Unicusano...Bene, la partita di ieri contro l' Arezzo ha confermato diverse cose : la prima che l' esonero di mister Collacchioni da parte della squadra e' servita solamente a perdere dell' altro tempo. Si vedeva chiaramente che almeno piu' della meta' della squadra, non aveva condizione fisica, non correva, non faceva pressing, mentre i giocatori aretini in dieci sembrano invece giocare in 13, piu' scattanti, piu' motivati e soprattutto con discrete trame di gioco. Ma e' in generale che tutte le altre squadre di questa serie D, corrono minimo il triplo rispetto al Livorno. Ed alloro Le chiedo, perche' e' stato mandato via ad inizio stagione il preparator atletico che era un ottimo professionista'. Secondo perche' sono stati confermati quei giocatori avanti ormai con gli anni o con gravi problemi fisici che ne pregiudicano la continuita' di gioco e di prestazioni?

Se si voleva risparmiare e fare un campionato di transizione non era meglio allestire una squadra piu' giovane ma di prospettiva, con qualche elemento piu' esperto ma integro fisicamente? Presidente Bandecchi, se intende rilanciare il calcio a Livorno , a modestissimo parere di chi scrive dovrebbe fare " un grande repulisti " a piazzale Montello. Per prima cosa cerchi urgentemente delle strutture sportive adeguate per gli allenamenti della prima squadra, altrimenti si assistera' al continuo stillicidio di infortuni per i giocatori amaranto, costretti ad allenarsi sul sintetico e far felici i chirurghi ortopedici. Secondo metta un ultimatum all' amministrazione comunale : o si decidono  a sistemare il vetusto catino ardenzino oppure decidano le aree per la costruzione di un nuovo stadio, perche' senza un impianto sportivo di proprieta' non c ' e' futuro per il calcio professionistico a Livorno. Terzo, quanto prima se possibile metta fuori mezza squadra, senza guardare in faccia a nessuno, l' Us Livorno non puo' scendere in campo con ex giocatori che fanno perfino fatica a camminare in campo, e quanto prima faccia arrivare come sostituti giocatori piu' giovani e fisicamente idonei. Quarto , mandi a Livorno un uomo di sua stretta fiducia, che sostituisca Toccafondi ed il diesse attuale, un responsabile della gestione societaria e tecnica di sua assoluta fiducia che faccia scelte in nome dell' interesse della societa' e non di certa tifoseria, i soliti " amici degli amici ". E quindi allontamento di figure assolutamente inutili, come i Team Manager, figure di raccordo tra squadra e tifoseria, di cui non si comprende la reale utilita'. Ed ovviamente urge un nuovo allenatore, un tecnico duro, cinico, che non guardi in faccia a nessuno e che mandi in campo solo chi vuol sputare qualcosa di grosso per la maglia amaranto...

DANILO NESTI


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