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E la vicenda dell' esonero dell ' allenatore amaranto Lorenzo Collacchioni, poi salvato dalla squadra, dimostra che questo presidente e la societa' navigano a vista. Infatti se il presidente Toccafondi riteneva ormai fallimentare l' operato dell' allenatore , doveva esonerarlo senza indugi, non offrendo piu' alibi ai giocatori. Giocatori amaranto che si sono opposti all' esonero dell' allenatore, non tanto perche' lo stimano, anzi in campo si vede che remano contro.., ma perche' volevano evitare di tecnici come mister Pocheschi, che non ci pensano due volte a cacciare i lavativi, i reprobi oppure allontanare per sempre dalla squadra chi non lotta. Ed in questa vicenda, voglio aggiungere che un presidente quando diventa proprietario di una squadra di calcio, non deve per nulla essere accondiscendente con la Piazza, ma ragionare di testa propria. Ed allora via vecchie glorie del tempo che fu, come dirigenti, via direttori sportivi inadeguati , fare tabula rasa completa e mettere nei posti di comando solamente persone di grande esperienza calcistica che pensino solamente al loro lavoro ed a far bene, senza condizionamenti da parte dei tifosi. Presidenza che a Livorno finora ha sbagliato tutto, perche' si dovevano per prima cosa creare quelle strutture sportive indispensabili per la prima squadra e le giovanili, vedasi campi d' allenamento, ed invece i giocatori amaranto si devono allenare di volta in volta in campi diversi, spesso sintetici, con gli infortuni a catena di questi ultimi giorni. Insomma se mancano progetti ambiziosi , strutture sportive adeguate, e soprattutto importanti disponibilita' economiche, e' pura illusione rilanciare il calcio professionistico a Livorno, ed allora era meglio ripartire dalla terza categoria , ovvero da zero, come sta facendo il Viareggio Calcio.
FRANCO
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