Un poco pacato intervento di Danilo sul disastro sportivo dell' Us Livorno....

 E cari amici sportivi labronici, l' agonia, il calvario dei nostri gloriosi colori amaranto continua, ed anche oggi, altra indegna sconfitta in quel di San Giovanni su un campo a dir poco infame. Ma la squadra amaranto ha meritato la sconfitta, perche' non e' riuscita mai ad imbastire una sia pur minima azione di gioco, con un centrocampo lento ed asfittico, purtroppo per la presenza di giocatori ormai attempati e di altri piu' giovani, non sicuramente elementi che possono fare la differenza in questa serie D, al massimo in Eccellenza.... Quanto all' allenatore, Esposito, si puo' dire che e' in piena confusione, non essendo riuscito a dare un minimo di gioco e soprattutto motivazione alla squadra. Livorno che ora si trova a fermo a 26 punti in classifica, a soli 6 dalla zona retrocessione ed allora in queste disastrose condizioni, l' unica cosa importante e' quella di salvare la categoria , perche' il rischio concreto con questo ruolino di marcia degli amaranto, ormai fatto di pareggi in casa e sconfitte fuori , e' sicuramente la retrocessione in Eccellenza.

Una situazione che vede la  piena responsabilita' della dirigenza amaranto, che fino ad oggi ha navigato a vista e senza una minima programmazione, vedasi la mancanza di  terreni adeguati per gli allenamenti della prima squadra, costretta invece a farli sul sintetico del Magnozzi , fatto che provoca infortuni a catena nella squadra amaranto. Dirigenza che ha scelto due direttore sportivi, il cui operato fallimentare e' sotto gli occhi di tutti, societa' che ha scelto Protti, come classico parafulmine, per tenersi buone le frange estremiste ex balliste della tifoseria amaranto. Quanto al patron Toccafondi, visti i risultati fallimentari ottenuti fino ad oggi, dovrebbe a questo punto essere chiaro con la citta' e gli sportivi amaranto : o e' in grado di rilanciare con progetti ambiziosi il calcio a Livorno, oppure e' meglio che passi la mano, e così facciamola finita con il calcio a Livorno, togliamo finalmente il nome " Livorno " a questa societa' perche' non e' possibile che ogni domenica i gloriosi colori amaranto siano messi in burletta. Ma questo fallimento sportivo, e' anche targato Club Magnozzi e sindaco, il primo che ha cercato di appropriarsi dei gloriosi colori amaranto, il secondo ha tentato di usare il Livorno come strumento per la sua prossima campagna elettorale, ma il calcio amaranto non meritava queste meschine strumentalizzazioni che in definitiva hanno portato nel ridicolo i gloriosi colori amaranti, continuamente messi alla berlina nei campetti di provincia.

DANILO NESTI


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