E la stampa labronica in crisi di vendita torna alla carica con le solite "boutade " telegiornalistiche

 E con la pesante crisi di vendite dei quotidiani locali in edicola, vedasi crollo del gruppo Gedi e Quotidiano Nazionale, i telegiornalisti labronici sono costretti come al solito ad inventarsi qualcosa dal nulla assoluto che riguarda le vicende dell' equipo amaranto, ed ecco puntuali che rispuntano le solite " boutade "giornalistiche, dove si riparla di possibili gruppi e cordate interessate a rilevare l' Us Livorno. 

Ora e' il turno di questo broker brasileiro, personaggio fantomatico ed inattendibile , fotocopia di un certo signore libanese gia' visto e che poi fece una brutta fine. Ma non ci si ferma solamente al broker brasileiro, i soliti telegiornalisti labronici fanno pure il nome dell' importantissimo gruppo armatoriale Msc, che ha appena rilevato Darsena Toscana, e si vocifera anche su un presunto interessamento della famiglia Moratti, il tutto rientrante nella candidatura a sindaco del nipote di Armando Picchi, il manager Leo. Ma di tutte queste voci ovviamente nessuna e' da prendere sul serio, e purtroppo a fine campionato si rimarra' con il solito dilemma : Toccafondi prendere o lasciare, perche' l' attuale societa' non e' in grado assolutamente di rilanciare il calcio a Livorno, calcio che pero' si e' ridotto ad una dimensione dilettantesca, con poche centinaia di tifosi, piu' che altro nostalgici, mentre i giovani sono interessati ad altro. Impensabile che in una citta' senza strutture sportive adeguate, senza pubblico, senza prospettive economiche, qualcuna voglia davvero investire nel calcio, ed allora dobbiamo abituarci a queste realta' calcistiche infime, fatte di campi di calcio come gabbionate ( quello dell' Ostia Mare ad esempio...). L' unica speranza e' che in provincia, specie Rosignano si dia vita ad una societa' seria, che rappresenti la provincia di Livorno magari con il nome di Tirrena o Costa Etrusca...

NELLO


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