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E promozione meritatissima per la Pianese , compagine che ha sempre creduto e lottato per il salto di categoria ed alla fine e' stata giustamente premiata. Un plauso dunque alla dirigenza bianconera amiatina ed al mister Prosperi, tecnico pragmatico e scaltro che ha saputo costruire e compattare la squadra. E societa' bianconera lungimirante, basti pensare che nella precedente esperienza in serie C, aveva realizzato a tempi record lo stadio, mentre per esempio a Livorno il vecchio catino ardenzino e' ridotto ormai ad un rudere residuato bellico. E se festeggia la Pianese, piangono prima di tutto il Grosseto, dato alla vigilia del campionato come favoritissimo per la vittoria finale, vedasi gli acquisti di grido che poi si sono rivelati fallimentari ( per la serie i soldi non sempre bastano...) e poi il Livorno, squadra di una citta' di oltre 150.000 abitanti, ma mai capace d' inserirsi seriamente nella lotta per il vertice. Tutto questo frutto di scelte all' insegna della totale improvvisazione, sia societaria che tecnica e le conseguenze si pagano . Ed infine piange anche il Gavorrano del valido tecnico pisano, Masi, che e' forse stata l' unica seria antoganista alla Pianese ma che poi ha ceduto nel finale di campionato. Per la retrocessione, salutano la D le compagini pisane del Ponsacco e Cenaia, mentre playout tra San Donato, Orvietana, S. Sepolcro e Querceta per decidere le altre due retrocessioni in Eccellenza.
G.MASSONIGUS
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