L' agonia del calcio a Livorno si chiama politica

 


L'agonia del calcio a Livorno si chiama politica; quella del potere locale postcomunista che in regime di totale egemonia ha lucrato sulle sorti dell' Unione Sportiva Livorno, squadra simbolo della città da oltre 100 anni e quella dei nostalgici del comunismo stalinista che hanno monopolizzato il tifo. Entrambe queste realtà sono spalleggiate dal quotidiano locale per eccellenza Il Tirreno che spalleggia e sponsorizza questa nuova cordata-Locatelli che vellicando la pancia della tifoseria promette un ibrido proprietà -azionariatio popolare (con cui curva ed esponenti della Sinistra radicale oggi inseriti a sostegno del candidato del Primo Polo, Valentina Barale tentarono a suo tempo di comprare la società da Spinelli). Nel mezzo una comunità ebraica che avendo l'osso societario in bocca di guarda bene dal mollarlo e un disamore che cresce sempre di più verso questa realtà sportiva che simboleggiava per eccellenza la Livornesita' e il senso di appartenenza alla città.

Il fatto che Esciua non abbia centrato l'obiettivo della promozione in C è solo una scusante per la contestazione. La Curva pretende di dettare legge sull'immagine della società come immagine politica della città: la Palestina, nella loro rozza visione ideologica, non è una vicenda né politica né umanitaria bensì un luogo ideale della lotta di classe tra socialismo e capitalismo, stati occidentali e terzo mondo, ricchi contro poveri, cioè è meramente un simbolo da sventolare come parte della loro ideologia totale e totalitaria contrastato in radice da Esciua che non consente o meglio non apprezza bandiere che vanno contro il proprio popolo e stato di riferimento nonostante le sviolinate anti-fasciste, soprattutto all' inizio e l'essersi circondato di  collaboratori ed ex giocatori vicini alla curva come Doga e Mazzoni. Ma il risultato è che ormai allo stadio ci vanno solo loro perché l'identificazione tifo=Curva=squadra è quasi totale spegnendo la passione ancor più dei magri risultati: ed è un altro dei disastri che la politica ha inferto a questa splendida città.

INQUISITORE LABRONICO

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