Ed il patron dell' Us Livorno 1915, Joel Esciua, con un comuniciato ufficiale ha dichiarato di non volere cedere la societa' alla cordata con a capo l' ex dirigente di Infront, Locatelli, perche' e' intenzionato ad allestire un Livorno d' alto bordo che punta dritto dritto alla promozione in serie C . Patron amaranto che ha tagliato corto, aggiungendo di non voler far perdere tempo al signor Locatelli, il quale pero, doveva intavollare trattative dirette con l' attuale presidente amaranto, se veramente era interessato a rilevare la societa', non organizzando invece kermesse politico elettorali al Goldoni, con Salvetti appresso. E con Joel Esciua saldamente al comando dell' Unione Sportiva Livorno, cade anche l' ipotesi di un piano B da parte di Locatelli e dei suoi soci, vedasi la possibile acquisizione della Pro Livorno per ripartire con un proprio logo , dall' Eccellenza. Questo vuol dire una sola cosa : che la cordata milanese si e' dimostrata per quello che era, un semplice ologramma, il nulla totale, perche' in Italia le societa' di calcio non saranno mai rette con l'azionariato popolare, ma con gli eurini di facoltosi gruppi industriali o fondi internazionali. Quindi il patron amaranto Joel Esciua, ha vinto su tutta la linea, sconfiggendo il maldestro tentativo da parte della politica e dei tifosi ballisti, di farlo fuori anche con il ricorso ad intimidazioni vedasi lo scoppio di bombe carta davanti alla propria residenza. Per questo motivo i veri tifosi amaranto, dovranno accorrere in massa allo stadio nelle partite del prossimo campionato di serie D, con lo scopo di sostenere al massimo la societa' amaranto ed il suo patron, mentre i tifosi ballisti involontariamente faranno un favore al calcio labronico, togliendosi di torno, ovvero disertando le partite del Livorno all' Ardenza, perche' significhera' che finalmente a Livorno il calcio si sara' liberato totalmente dalla politica.
NELLO
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