Denunciati dalla questura , sette tifosi ballisti del Livorno


 I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, al termine di un’indagine approfondita, hanno denunciato sette persone appartenenti alla tifoseria locale per la violenta rissa scoppiata il 29 settembre scorso nel quartiere Coteto.





L’indagine, condotta attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza e metodologie investigative tradizionali, ha consentito di identificare i responsabili e ricostruire nel dettaglio la dinamica degli scontri. Gli investigatori hanno utilizzato filmati delle telecamere presenti nell’area, incrociandoli con attività di osservazione, controllo e pedinamento degli indagati, sia nei pressi dello stadio durante eventi sportivi, sia in altri contesti legati alla tifoseria organizzata.



Le indagini hanno rivelato che gli scontri hanno coinvolto due fazioni della stessa tifoseria, la “Curva Nord” e il gruppo “Livorno Ultras”, contrapposti per divergenze ideologiche interne. In seguito agli eventi del 29 settembre, il gruppo “Livorno Ultras” avrebbe deciso di sciogliersi definitivamente.



Le immagini hanno inoltre evidenziato dettagli significativi: diversi partecipanti risultavano già in possesso di oggetti atti a offendere prima dell’inizio degli scontri, segno di una preparazione premeditata. Inoltre, gli indagati indossavano indumenti e accessori idonei a coprire il volto, un particolare insolito considerando le alte temperature di quella giornata di fine settembre. Questo aspetto ha rafforzato il quadro indiziario, suggerendo che l’azione fosse stata pianificata in anticipo con lo scopo di rendere più difficile l’identificazione da parte delle forze dell’ordine.


I sette indagati, tutti residenti a Livorno e di età compresa tra i 24 e i 54 anni, presentano precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Inoltre, molti di loro erano già stati destinatari in passato, o lo sono attualmente, di provvedimenti di Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive (DASPO), emessi in seguito a episodi di violenza legati al tifo organizzato. Questo elemento sottolinea il carattere recidivo di alcuni dei soggetti coinvolti e il loro coinvolgimento continuativo in dinamiche di illegalità all’interno della tifoseria.



Per tutti i soggetti identificati è stata formalizzata una denuncia a piede libero per rissa aggravata in concorso presso la Procura della Repubblica di Livorno. Contestualmente, è stata avanzata una richiesta all’Autorità di Pubblica Sicurezza per l’emanazione di un nuovo provvedimento di DASPO nei loro confronti, con l’obiettivo di prevenire ulteriori episodi di violenza legati al mondo delle tifoserie organizzate. L’adozione di tali misure è attualmente in fase di valutazione da parte delle autorità competenti.


Le indagini non si fermano qui: sono in corso ulteriori accertamenti per identificare altri eventuali partecipanti agli scontri.


Si ricorda che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a un eventuale accertamento di responsabilità con sentenza definitiva.

G.M

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