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È consolidato il sospetto che il Tirreno sia al servizio permanente effettivo del Sindaco, col compito di megafono mascherato.
E che il suo guadagno non sia poi così male, con la scusa della solita “comunicazione istituzionale”.
Un cronista sportivo, certo Bernini, s’è oggi tramutato in ingegnere e, per conseguenza d’un suo riscontro, assevera che lo Stadio non presenta problemi strutturali.
(una dichiarazione così netta e definitiva, sulla base della sola lettura d’una relazione della Questura, non la farebbe nessun vero tecnico)
Pur riportando che si verificano cadute di calcestruzzo da camminamenti e bordi, si registrano fessurazioni e infiltrazioni col distacco dei copriferri, tutti fenomeni che, in un quadro di deterioramento per vetustà, costituiscono proprio i segnali d'un degrado delle strutture.
Afferma insomma, contraddicendo il Prefetto (sissignore, anche il Tirreno contraddice il Prefetto!), che la situazione non desta preoccupazioni.
Emerge dunque assai chiaramente la presenza d'una volontà politica che possiamo tranquillamente traslare dal Bernini a Salvetti: il Comune farà fronte con proprie risorse a lavori che saranno risolutivi.
(destinando altri milioni a un intervento che sarà solo di imbellettamento, ma non fermerà i processi avanzati d’ammaloramento)
Un proposito che può essere letto anche nel modo seguente: il Comune non prenderà in considerazione la proposta di Esciua che intende farsi carico della costruzione d'un nuovo Stadio.
La gestione dell'Ardenza è un giochino politico troppo intrigante...
VITO BORRELLI
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